I tassisti incrociano le braccia contro la “sanatoria pro Uber” a Roma, Milano e Torino. In attesa che il Senato approvi il decreto milleproroghe, che facilita l’ingresso nel mercato delle multinazionali che offrono servizi alternativi al taxi, compreso il noleggio con conducente, nella Capitale circa un migliaio di tassisti si è raccolto spontaneamente nei pressi di Palazzo Madama. Privi di auto bianche anche gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino.
Agitazione anche a Torino, dove da questa mattina alle 9.00 gli autisti sono in presidio autorizzato davanti a palazzo civico. Ma si annunciano disagi anche in altre città italiane, mentre le organizzazioni sindacali dei taxi milanesi hanno chiesto un incontro urgente con il prefetto, Luciana Lamorgese. Secondo i tassisti le nuove norme “riportano di fatto indietro l’orologio di otto anni” e che, “se approvate, a loro avviso, “concedono il via libera a tutte una serie di azioni abusive nel settore del trasporto persone”.
“Il margine di ripensamento è risibile – afferma Federico Rolando, portavoce nazionale di Federtaxi – questo potrebbe aprire panorami prossimi di lotta, che verranno stabiliti durante l’assemblea di categoria prevista per il 22 a Roma, prima del passaggio definitivo in Parlamento. I tassisti aspettano da settembre 2015 il promesso tavolo sulla legge delega concordato con il governo“.
Il decreto milleproroghe. Il decreto fiscale oggi al vaglio del Senato, e che dovrà ricevere l’approvazione della Camera entro il 28 febbraio, prevede una serie di semplificazione fiscali che di fatto si traducono in uno slittamento dei tempi: invio delle fatture Iva emesse e ricevute solo due volte all’anno, ma anche una proroga al 31 dicembre 2017 della detrazione IVA al 50% per l’acquisto di case in classe energetica A e B cedute dalle imprese costruttrici.
Ma le misure più problematiche riguardano il posticipo dell’emanazione del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per impedire le pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e dell’Ncc, le quali perdono così anche la caratteristica della “territorialità”.
Anche le opposizioni scendono in campo per sostenere la protesta dei tassisti. Gian Marco Centinaio e Stefano Candiani (Lega) sono “in piazza con gli ambulanti e i tassisti che protestano contro il vergognoso provvedimento Milleproroghe. La maggioranza con demenziali emendamenti – affermano – vuole ammazzare queste categorie”. Anche il sindaco di Torino Chiara Appenidino, del Movimento 5 Stelle si schiera dalla parte dalla parte degli autisti, e questa mattina ne ha incontrato una delegazione: “Siamo al vostro fianco”, ha detto loro la prima cittadina.
Unione Nazionale Consumatori: “nessun danno per i tassisti”. Di parere totalmente diverso Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori: “Nessuna norma danneggia i tassisti – afferma Dona – vanno semplicemente regolamentati i Servizi tecnologici per la mobilità che consentono di intercettare una nuova domanda di servizi. I giovani, infatti, utilizzano poco i taxi e preferiscono le piattaforme di sharing. Si tratta, quindi, di ampliare l’offerta, per intercettare una nuova domanda, che altrimenti resterebbe inevasa”.
Sul testo, che inizierà ad essere discusso in Aula intorno alle ore 13, la ministra dei Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro ha chiesto la mozione di fiducia, come già precedentemente annunciato dal Governo.
P.M.
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