Nell’ambito di un piano per incrementare in Italia le nascite, arriva l’esenzione dei ticket farmaceutici per le famiglie con figli. Il provvedimento, che si inquadra appunto tra le misura all’interno del piano natalità, prevede lo stanziamento di 500 milioni da parte del governo a sostegno della famiglia.
La novità partirà a dicembre con la revisione della compartecipazione alla spesa sanitaria, come ha annunciato oggi all’Ansa il ministro Beatrice Lorenzin.
Ai primi di ottobre la stessa titolare del dicastero della Salute ha nominato un tavolo di esperti, tra ginecologi, sociologi, membri di associazioni femminili, psicologi, sessuologi ed educatori per stilare un documento che indichi le strategie in grado di far crescere la natalità.
L’ultimo Rapporto Istat 2014, relativo ai nati nel 2013, ha rivelato una realtà molto preoccupante: il tasso di natalità in Italia è ai minimi storici: 1,42 figli per donna nel 2012, a fronte della media Ue 1,58. Al contrario, l’indice di vecchiaia è tra i più alti al mondo: al 1° gennaio 2013 nella popolazione residente si contano 151,4 persone over 65 ogni 100 giovani con meno di 15 anni. Tra i paesi europei solo la Germania ha un valore più alto (158), mentre la media Ue28 è 116,6.
“Facciamo lavorare il tavolo di esperti – ha detto Beatrice Lorenzin – Ci sarà certamente bisogno di campagne di informazione importanti anche su come preservare la fertilità o rimuovere i problemi che la ostacolano. Dobbiamo fare prevenzione coinvolgendo le famiglie, i pediatri, gli insegnanti”. C’è poi la questione economica, che non è dapoco: “ci sono dati allarmanti riguardo al nostro futuro e a chi pagherà le pensioni o lo stesso sistema sanitario- spiega ancora il ministro della Salute – E poi c’è una questione culturale: per ottenere risultati dobbiamo eliminare il disvalore che si porta dietro la maternità in certi contesti professionali. Non risolveremo mai questo problema se non aiutiamo le madri lavoratrici”.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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