Torna il muro contro muro: crisi sempre più profonda

E’ il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che nei prossimi giorni dovrà tentare l’impossibile quadratura del cerchio lasciata in eredità dal fallimento del faccia a faccia di ieri tra il presidente del Consiglio Enrico Letta ed il suo vice Angelino Alfano a Palazzo Chigi. Una debacle che il capo dell’esecutivo ha così sintetizzato:”Non accetto ultimatum o ricatti”.

Pdl e governo restano dunque lontani nel momento in cui i contrasti sempre più profondi all’interno del Pd allontanano possibili soluzioni al rebus della decadenza di Berlusconi dalla carica di senatore. E al leader del centrodestra che parla di sentenza “infondata, ingiusta ed assurda” fa da contraltare Alfano, sentito a margine del meeting ciellino di Rimini, che ha chiesto ai nemici-alleati di governo, di non votare, il prossimo 7 settembre un provvedimento “contra personam”, ovvero il Pdl ha chiesto al centrosinistra di evitare un pronunciamento politico “contro l’avversario politico, storico di sempre”.

Il vicepresidente del Pd Dario Franceschini a stretto giro di posta gli ha fatto sapere che “la legalità ed il rispetto delle regole non si baratta” riportando sugli scudi quanti nel Pd vogliono la testa del leader del centrodestra e la fine del governo delle larghe intese.

A complicare ulteriormente le cose è arrivato il revival antisistema di Beppe Grillo che stavolta ha allargato il tavolo del confronto a distanza, parlando delle vicende politiche di Pdl e Pd come di uno scontro, di un regolamento di conti “tra gangster”, cui Napolitano farebbe da sponda avendo abbandonato da tempo il ruolo di arbitro super partes che la Costituzione gli riconosce.

Conclusioni del leader di M5S: Napolitano a casa ed elezioni subito. Ma a chi chiede di mandare il governo in soffitta per indire nuove elezioni, il presidente della Repubblica attraverso uomini del suo staff ha fatto sapere, in via riservata, che di scioglimento delle Camere, in assenza di una autentica riforma della legge elettorale, “non se ne parla assolutamente…”