eManifestazioni, zone rosse, telecamere e agenti sparsi per tutta la città. Sale l’allerta per sabato 25 marzo, giorno delle celebrazioni del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma. Ad attendere l’arrivo dei Capi di Stato da tutta Europa non solo personalità della politica, militari e Forze dell’Ordine ma anche cortei che percorreranno la Capitale per protestare contro l’Unione Europea e ciò che per loro rappresenta: un organismo fallace e limitante, buono solo a “succhiare” denaro e risorse dalle tasche dei cittadini.
Gli agenti sul campo saranno più di 5mila tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e cecchini sui tetti mentre almeno mille telecamere sono a disposizione dell’ufficio centrale della Questura per tenere costantemente sotto controllo le manifestazioni. Si temono infatti l’infiltrazione dei soliti black bloc che potrebbero scatenare violenza e caos.
Per il ministro dell’Interno Marco Minniti la parola d’ordine è “controllo del territorio”. Per questa ragione è ormai da giorni che il Casa (Comitato di analisi strategica) si riunisce in maniera permanente e sarà così fino a poche ore prima dell’inizio delle celebrazioni di sabato che, secondo le previsioni, vedranno mobilitate circa 50mila persone, divise tra le sei manifestazioni in programma.
Dopo l’attentato di due giorni fa a Londra, ma anche dopo gli ultimi disordini avvenuti a Napoli “Non si può sottovalutare nulla” ha affermato Minniti. I terroristi, ha continuato il ministro dell’Interno “hanno attaccato Nizza durante una festa popolare, a Berlino durante il mercatino di Natale ed infine a Londra il mercoledì, giorno in cui il Parlamento inglese è in attività”. La strategia è chiara: sfruttare il caos per scatenare la violenza facendo più danni possibili.
Ed ecco quindi che, al già programmato assetto dei “Grandi Eventi”, sperimentato durante il Giubileo, si aggiungono nuove misure per garantire la sicurezza di Roma e dei suoi cittadini. Oltre alla mobilitazione di un numero maggiore di agenti per le strade, sono state create vere e proprie task force di 007 ed esperti informatici antiterrorismo che, dalle prime ore di giovedì, hanno il compito di intercettare senza sosta messaggi su social o sulle pagine web: gruppi eversivi, monitorati costantemente già in tempi normali. Dai profili di sospetti “black bloc” a quelli di affiliati all’estremismo islamico, gli investigatori in tempo reale traducono messaggi criptici in una costante comunicazione con l’Interpol. Un lavoro che coinvolge anche le polizie di altri Stati che si scambiano e trasmettono informazioni che passano sul web, anche se solo allusive, relative al summit di domani.
I Trattati di Roma: cortei, divieti e zone off limits. Per garantire la sicurezza, sono previste due zone (blue verde). La cosiddetta zona blu, in omaggio ai colori della bandiera europea, è presidiata già da questa mattina e comprende tutta piazza Venezia, Piazza dell’Ara Coeli, Piazza San Marco, via Petroselli fino a via delle Tre Pile, chiudendosi attraverso i Fori Imperiali e piazza Madonna di Loreto. Il blocco del traffico scatterà invece dalla mezzanotte e durerà l’intera giornata.
Nella zona verde o “zona cuscinetto” non vi sarà la chiusura a veicoli e persone ma in ciascuno dei 18 varchi di accesso è previsto un presidio di polizia con funzioni di controllo ed identificazione di personaggi di interesse. L’area, all’interno della quale non saranno consentite manifestazioni, comprende via 4 novembre, largo Magnanapoli, via Nazionale, costeggia piazza delle Repubblica e ridiscende fino a via del Corso lungo tutta via del Tritone.
Messo a punto per entrambe le zone il sistema di acquisizione delle immagini dei partecipanti alle manifestazioni, utilizzando il sistema di video sorveglianza cittadina, implementato da postazioni, palesi e nascoste, lungo i percorsi.
“La nostra Europa”: in piazza contro l’austerity. Al corteo intitolato “La nostra Europa” hanno aderito vari sindacati come a Cgil, la Cisl e i Cobas ad associazioni come l’Arci, Baobab Experience, Legambiente, Mani Tese ed organizzazioni studentesche. Tra i partiti figurano invece Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Possibile, la Sinistra Europea.
“Le politiche di austerità hanno prodotto disuguaglianze e insicurezza, di cui si giovano movimenti e partiti nazionalisti, reazionari e razzisti. Un patrimonio comune di conquiste e democrazia rischia di essere cancellato” si legge nell’appello lanciato per la mobilitazione.
“Per salvare l’Europa dobbiamo cambiarla e rendere credibile un progetto di futuro comune. Vogliamo dimostrare che esiste un fronte ampio, unitario, radicalmente europeista”. Dello stesso avviso anche il corteo dei Federalisti europei che alle 11 di domani partiranno verso la Bocca della Verità verso l’Arco di Costantino.
Di tutt’altro avviso invece la manifestazione “‘Piattaforma sociale Eurostop” che nell’Europa non vede possibilità né di salvataggio né di riforme. Il prossimo 25 Marzo “non è affatto una ricorrenza da festeggiare in quanto la nascita della UE – si legge nel comunicato di Eurostop – e l’introduzione dell’euro come moneta continentale hanno prodotto un peggioramento netto e diffuso delle condizioni di reddito e di vita dei lavoratori”.
A sfilare sotto lo slogan “No sociale a Euro, Ue e Nato, per la democrazia e i diritti sociali” saranno centri sociali passando per i movimenti territoriali studenteschi e antirazzisti, in parte già mobilitati nei mesi scorsi dietro il fronte ‘per il No Sociale’ al referedum costituzionale del 4 dicembre. Si prevede il maggior afflusso con circa 8 mila persone attese e diversi pullmann che dovrebbero arrivare dal resto d’Italia. Solo per fare qualche esempio, saranno presenti anche i No Tav, i comitati contro le Trivelle, e le Grandi Navi di Venezia.
Per quanto riguarda la situazione dei trasporti pubblici, dalle ore 00.30 di oggi fino a “cessate emergenze” rimaranno chiuse le fermate “Colosseo” della metro “B” e le fermate “Barberini” e “Spagna” della metro “A”.anche lo spazio aereo sarà chiuso su Roma e le zone circostanti. Dalle ore 6 di oggi 24 marzo, alle ore 23 di domani 25 marzo, sono vietati tutti i voli, inclusi quelli con velivoli ultraleggeri e i voli con i mezzi a pilotaggio remoto (droni), in un’area circolare avente un raggio di circa 10 chilometri dal centro della città.
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