Un giovane pittore nordico folgorato dal naturalismo di Caravaggio: è l’olandese Gerrit van Honthorst noto al pubblico italiano come Gherardo delle Notti, al quale la Galleria degli Uffizi dedica una mostra monografica con cui apre la stagione espositiva del 2015. Il nome con il quale viene chiamato nasce per la sua spiccata bravura nel ritrarre scene notturne a lume di candela. I dieci anni in cui Gherardo delle Notti soggiornò a Roma, dal 1610 al 1620, fu il periodo più ricco qualitativamente e stilisticamente , e le sue opere in poco tempo furono utilizzate per decorare altari importanti di chiese romane nonché furono ricercate da prestigiosi collezionisti come il Granduca di Toscana Cosimo II. Grazie a quest’ultimo, infatti, la Galleria degli Uffizi ne possiede cinque tele fra cui l’“Adorazione dei pastori”, la grande opera commissionata per la chiesa di Santa Felicita, che fu vittima dell’attentato mafioso degli Uffizi il 23 maggio del 1993.
adorazione dei pastori
“L’Adorazione dei pastori è un dipinto che oggi, purtroppo – commenta Alessandra Marino, la Soprintendente ad interim per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropolgico e per il Polo Museale della città di Firenze – ben poco può dirci della bellezza che l’artista aveva raggiunto nella composizione, ma che costituisce da solo, assurto ad alto monito morale, un altro dei motivi per cui sentiamo con urgenza la necessità di salutare questa mostra come le più significative tra le tante, bellissime, che negli anni gli Uffizi ci hanno offerto”. Sempre la Soprintendente Marino aggiunge che i fatti tragici del 1993 “sono così riscattati (anche se mai dissolti) dalla tangibile presenza di una comunità internazionale folta e forte, fatta d’intelligenza, cura e dedizione nei confronti della storia, dell’arte e quindi della civiltà che l’uomo ha saputo esprimere e che ancora, con maggior tenacia, esprime. E ancora di come gli Uffizi, colpiti un tempo assieme all’Accademia dei Georgofili dalla furia criminale e omicida, siano rimasti indenni nella loro capacità di rinnovarsi, promuovere e valorizzare la bellezza, di farsi ganglio di una rete che attraversa il mondo e le coscienze degli uomini”.
Per questa prima monografia assoluta dell’artista, sono infatti giunti prestiti da prestigiosi musei internazionali come la National Gallery di Londra, gli Staatliche Museen di Berlino, l’Ermitage di San Pietroburgo, l’Alte Pinakothek di Monaco, il Rijksmuseum di Amsterdam, l’Ashmolean Museum di Oxford, il Cleveland Museum of Art, il Los Angeles Country Museum of Art, il Minneapolis Institute of Arts. Sempre in riferimento alla tela dell’Adorazione dei pastori, “L’intervento dei restauratori – spiega il Direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali – badò a risanare la tela e a pulire quanto in essa restava del dipinto. Dopodiché ci si risolse a rimetterla nel luogo dove aveva sperimentato la violenza dell’uomo, a testimonianza d’un capitolo oscuro della storia degli Uffizi. Perché tuttavia non suonasse alla stregua d’un ricordo lugubre, le fu posta accanto un’epigrafe coi versi di speranza di mario Luzi”. Oltre ai quadri eseguiti in Italia è esposto anche una selezione di dipinti realizzati da Honthorst in Olanda, nei primi anni dopo la partenza dall’Italia, per documentare come la sua tavolozza andò gradualmente schiarendosi. Completa l’esposizione il confronto con alcuni pittori attivi sulla scena romana che mostrano evidenti contatti e influenze della sua arte. La mostra è promossa dal Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del turismo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria degli Uffizi e Firenze Musei. La mostra rimane allestita sino al 24 maggio 2015.
Prezzo del biglietto € 12.50; ridotto € 6,25 per i cittadini dell’U.E. tra i 18 e i 25 anni. Gratuito per i minori di 18 anni, portatori di handicap ed un accompagnatore. L’esposizione è aperta tutti i giorni, escluso il lunedì dalle ore 8.15 alle 18.50. La biglietteria chiude alle 18.05
Roberto Logli
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