Un altro morto per un parcheggio. In 6 mesi sono 3 e 111 feriti

Individuato, grazie alle telecamere di videosorveglianza, e arrestato dalla Squadra Mobile, a Messina, l’uomo accusato di aver ucciso ieri pomeriggio Salvatore La Fauci, 55 anni, per un parcheggio. Colpito all’addome, La Fauci era stato soccorso e trasportato al Policlinico Universitario, dov’era poi deceduto.

A scatenare la violenza omicida di Roberto Mangano, 20 anni, e’ stata la brusca frenata a cui la vittima attraversando la strada aveva costretto l’assassino. Secondo quanto ricostuito dalla polizia, dopo questo banale episodio era scoppiato un battibecco e i due erano venuti alle mani. Mangano aveva poi estretto un coltellino e l’aveva conficcato nell’addome di La Fauci, che si era subito accasciato a terra sanguinante. Il ventenne, senza curarsi della sua vittima, aveva raggiunto il bagno del bar piu’ vicino, si era lavato le mani che si era ferito durante la colluttazione e quindi era fuggito, disfacendosi dell’arma.
Tutto e’ avvenuto poco dopo le 18 sul viale San Martino, nella zona di Provinciale, sotto gli occhi di diversi testimoni.

Le aggressioni stradali per motivi di viabilita’ sono un fenomeno in aumento. Solo nei primi sei mesi del 2015, sono 87 gli episodi registrati dall’Osservatorio il Centauro Asaps, 10 di notte e 77 di giorno, con 3 morti e 111 feriti, di cui 18 molto gravi. In 18 episodi sono state utilizzate armi proprie, in 13 armi improprie.

In 9 casi l’aggressore era straniero, in 5 ubriaco. In tutto il 2014 le aggressioni erano 174, con 6 morti e 208 feriti. Se ne deduce quindi che in strada il livello di intolleranza e’ fortemente aumentato, di pari passo con la prepotenza di molti automobilisti. I motivi sono i soliti: un sorpasso pericoloso, una partenza da gara a un semaforo, un passaggio col rosso o piu’ banalmente una dispusta per un parcheggio. Come ieri a Messina. Gli aggressori sono uomini di tutte le eta’, preferibilmente delle regioni Lazio e Lombardia.