Passione per i motori e indissolubili legami di sangue sono gli elementi essenziali che compongono Veloce come il vento, ultimo film di Matteo Rovere, prodotto da Domenico Procacci, con un impareggiabile Stefano Accorsi che interpreta il ruolo di un ex-pilota del campionato GT. Il film uscirà nelle sale il 7 aprile.
All’estero sono molti i film che hanno dedicato attenzione alle grandi figure del mondo delle corse automobilistiche, basti ricordare il più recente Rush che racconta l’intensa rivalità tra i due piloti di Formula 1 James Hunt e Niki Lauda. Eppure, nonostante la grande professionalità ed esperienza che l’Italia vanta nell’ambito delle corse automobilistiche, il cinema nostrano vi ha dedicato finora ben poca attenzione. Veloce come il vento nasce proprio dalla sintesi dagli elementi di tante affascinanti storie provenienti dal mondo dell’automobilismo. Sono storie di famiglie, intere generazioni, padri, figli, fratelli e sorelle, che hanno dedicato tempo e passione ai motori e in cui le corse hanno reso i legami di sangue ancor più forti.
Veloce come il vento è la storia di una giovanissima e talentuosa pilota, Giulia De Martino (Matilda De Angelis), che dopo la morte del padre, suo allenatore, rimane sola a dover affrontare il Campionato GT. Per Giulia vincere significa restare in possesso della casa che suo padre ha dovuto ipotecare per sostenere le spese di partecipazione alla competizione.
Ma nella sua vita ricompare improvvisamente suo fratello maggiore Loris (Stefano Accorsi), ex-pilota ora tossicodipendente. Dopo essere stato lontano dalla famiglia e dalle corse per anni, Loris decide di stabilirsi a vivere nelle casa paterna con la sorella Giulia e il fratello minore, Nico, che non aveva mai conosciuto prima. Loris è inaffidabile e imprudente ma ha un talento naturale per le corse, così Giulia comprende che la sua collaborazione rappresenta per lei la sola speranza di vincere.
“L’idea di Veloce come il vento – racconta il regista Matteo Rovere – è nata qualche anno fa quando ho incontrato Domenico Dentini, detto Tonino, un vecchio meccanico esperto di preparazione ed elaborazione di motori. Tonino raccontava molte storie, tra queste mi colpì in modo particolare la vicenda di Carlo Capone, ex campione italiano di rally. Da lì, mettendo insieme spunti reali e invenzioni narrative, insieme agli altri sceneggiatori, Filipppo Gravino e Francesca Manieri, abbiamo sviluppato questa storia di azione e sentimenti“.
Passioni, emozioni adrenaliniche e forti legami affettivi fanno di questa storia un film coinvolgente, realistico e di valore, realizzato con grande attenzione ad ogni dettaglio, anche specifico, dell’automobilismo. I personaggi sono ben costruiti e ben interpretati, e la giovane esordiente Matilda De Angelis, al fianco di un valentissimo Stefano Accorsi, dà un’ottima prova di recitazione.
Veloce come il vento è un film che avvince per la storia umana che racconta ed emoziona anche attraverso le numerose e molto ben realizzate scene di corsa. Tutto è accompagnato da una colonna sonora molto attuale, trascinante e assai indovinata.
Laureata in Lettere, amante dell’arte, dello spettacolo e delle scienze umane, autrice di testi di critica cinematografica e televisiva. Ha insegnato nella scuola pubblica e privata; da anni scrive ed esplora con passione le sconfinate possibilità della comunicazione nel web.
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