Raggiunto un accordo nella maggioranza per la mozione sul Venezuela. M5s e Lega impegnano il governo “a sostenere gli sforzi diplomatici anche attraverso la partecipazione a fori multilaterali, al fine di procedere, nei tempi più rapidi, alla convocazione di nuove elezioni presidenziali che siano libere credibili e in conformità con l’ordinamento costituzionale”. Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, nelle sue comunicazioni alla Camera, ha così presentato la posizione comune raggiunta dal governo in un vertice svoltosi in mattinata.
“Il governo – ha detto – è preoccupato per l’emergenza umanitaria e sta operando per fornire soluzioni non conflittuali e considera inaccettabile e condanna fermamente ogni tipo di violenza e si esprime a favore di una soluzione pacifica. Il governo ritiene che le scorse elezioni presidenziali non attribuiscono legittimità democratica a chi ne è uscito vincitore, cioè Nicolas Maduro – pertanto – chiede al più presto nuove elezioni presidenziali democratiche in Venezuela“, ha detto ancora il ministro.
Ancora ieri Juan Guaidò aveva espresso “sconcerto” per la linea neutrale dell’Italia sul Venezuela ed aveva inviato una sua delegazione a Roma per convincere il governo a schierarsi dalla sua parte, insieme con quasi tutta Europa, per proseguire la sua battaglia verso nuove elezioni presidenziali. “Con profondo sconcerto – ha scritto – non comprendiamo le ragioni della posizione politica italiana. Non capiamo perché il Paese europeo a noi più vicino non prenda una posizione chiara e netta contro il dittatore Maduro e non chieda, con forza, libere elezioni sotto l’egida della comunità internazionale e lo sblocco degli aiuti umanitari”.
Nelle scorse settimane infatti da un lato Salvini spingeva per la delegittimazione di Maduro e il riconoscimento di Guaidò dall’altra i Cinquestelle, in particolare Alessandro Di Battista, chiedevano una posizione di neutralità e di discontinuità con la politica dell’Unione Europea. Cristian Romaniello, del Movimento Cinque Stelle ha perciò ritenuto opportuno ribadire, in un suo intervento in aula che nel “dibattito politico ci sono pericolose strumentalizzazioni da parte dei partiti che non argomentano il loro sostegno a Guaidò, ma attaccano il M5S sostenendo che appoggia Maduro. Il M5S non appoggia Maduro“.
Nel frattempo cresce la tensione all’Onu, per Mosca la bozza di risoluzione ‘mira a un’azione militare’.
“La situazione in Venezuela è oggetto di una notevole attenzione internazionale e lo si vede anche nelle contrapposte risoluzioni presentate nel quadro dell’Onu”, ha detto Moavero nella comunicazione alla Camera. “Secondo il governo la situazione è complessa, bisogna prevenire nuove violenze ed è importante favorire il dialogo, se possibile la riconciliazione nazionale”, ha sottolineato. “Le nuove elezioni presidenziali restano per noi la via per una soluzione”, ha poi aggiunto il Ministro sottolineando che “restano valide le elezioni dell’Assemblea nazionale tenute successivamente”. Ha poi chiarito che per il governo italiano le ultime elezioni presidenziali “sono state inficiate nella loro correttezza, equità e legalità”. Per questo chiediamo nuove elezioni “libere, trasparenti e credibili, in condizioni di piena democrazia e giustizia”, ha aggiunto.
“Il governo – ha detto infine Moavero – si sta attivando affinché siano tutelate la sicurezza e gli interessi dei nostri connazionali residenti in Venezuela e delle aziende italiane”.
E.R.
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