Nella tradizione cristiana Veronica è quella pia donna che vedendo la sofferenza di Gesù mentre saliva al Calvario con la croce sulle spalle, ne deterge il volto dal sudore e dal sangue. Nella realtà attuale Veronica è l’ex signora Berlusconi sulla quale le cronache hanno spesso indugiato. L’accostamento delle due figure è impensabile perfino per quelli che non hanno fede. La prima, come è scritto nel Vangelo, ha svolto il suo compito con quella pietas, di lontana origine latina, che induce l’uomo ad amare e rispettare il prossimo. L’altra, quella dei giorni nostri, l’amore al Cavaliere l’ha mostrato per ben 22 anni ma ora non intende continuare e nemmeno chiudere un occhio. Ed è così che, appresa la sentenza che le dimezza gli ‘alimenti’ mensili – solo 1,4 milioni di euro al posto dei 3 sentenziati in primo grado – Miriam Raffaella Bartolini al secolo, Veronica Lario fin dagli inizi della sua carriera di attrice, sporge ‘reclamo’ alla sezione ‘famiglia’ della Corte d’appello di Milano. Un nuovo procedimento, dunque, si aggiunge alle due cause in corso, una per la separazione e una per il divorzio. A dicembre scorso la prima si era conclusa con una sentenza della nona sezione civile del Tribunale di Milano che da un lato decretava la separazione dei coniugi e dall’altro assegnava alla signora Lario quei 100 mila al giorno, oggi ridotti a 50 mila (circa tre anni di stipendio medio lordo) per consentirle, come interpretato da consolidate sentenze di Cassazione, di mantenere un tenore di vita analogo a quello di cui godeva durante la convivenza con l’ex premier (che vuol dire che il Cavaliere proprio male non la trattava). Questa sentenza è passata in giudicato ed è diventata definitiva per la sola parte della separazione, mentre per gli emolumenti Berlusconi ha chiesto ai giudici dell’appello di rivedere la sentenza e nel frattempo sostenderla. La seconda causa, volta ad ottenere la rottura definitiva del matrimonio attraverso il divorzio, è partita invece su richiesta di Berlusconi una volta divenuta definitiva la sentenza di separazione legale. E’ in questao procediment, che si svolge a Monza per competenza con la residenza della Lario, che nel luglio scorso il presidente Anna Maria Di Oreste, che è anche presidente dell’intero tribunale, ha deciso di ridimensionare il quantum assegnato dai colleghi di Milano. Contro questa decisione, che consente al Cavaliere di ridurre da subito l’assegno da pagare, si è appellata l’ex lady Berlusconi. Anche in questo caso i giudici milanesi potranno modificare la cifra come meglio riterranno oppure lasciarla così com’è. Spesso, però, l’assegno che viene garantito per il periodo di separazione tra marito e moglie è superiore a quello da pagare dopo il divorzio, quando il vincolo tra i coniugi si è ormai spezzato.
In ogni caso, al momento gli unici beneficiari della querelle legale tra i due ex coniugi sono i numerosi legali nominati dagli attori. Nel mentre il disappunto di quegli italiani, e al momento sono proprio tanti, che il milione e 400 mila euro mensile di Veronica non potranno mai metterlo insieme nemmeno in quarant’anni di onorato lavoro, cresce. A dismisura.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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