Primi produttori al mondo per quantità e qualità, l’Italia scende dal podio dei principali consumatori della bevanda definita come il nettare degli dei, tanto antiche sono le sue origini, il vino.
Paesi come Stati Uniti, Francia e perfino la gran produttrice di birra Germania, hanno raggiunto e superato l’Italia. Ad evidenziarlo un’analisi di Coldiretti sulla base dei dati dell’Organizzazione mondiale del Vino e della Vite (Oiv).
Dai dati, relativi al 2015, emerge che per la prima volta l’Italia è stata raggiunta dalla Germania, con un consumo complessivo pari a 20,5 milioni di ettolitri. Ad aggiudicarsi il primo posto sono gli Stati Uniti (30,1), seguiti dalla Francia (27,2). Restano sostanzialmente stabili i consumi mondiali, che nel 2015 sono stati pari 240 milioni di ettolitri, contro i 239 dell’anno precedente.
A modificare la classifica dei ‘primatisti’ è stato, secondo la Coldiretti, l’aumento dell’1% dei consumi negli Usa, avvenuto in concomitanza con il calo dell’1,2% dei consumi in Francia e del debole aumento registrato in Italia (+0,3%), contro quello decisamente più consistente della Germania (+1,1%).
Le cifre sarebbero la conseguenza di quella che la Confederazione Nazionale dei Coltivatori Diretti definisce “una vera rivoluzione del mondo del vino”, avvenuta a partire dagli italiani, che negli ultimi dieci anni avrebbero detto addio a quasi un bicchiere di vino su quattro. “Il risultato – rileva l’associazione – è che la quantità di vino Made in Italy consumato in Italia è risultata addirittura inferiore di quella bevuta fuori dei confini nazionali”.
D’altronde, il vino è una bevanda che si ottiene per fermentazione del fruttosio contenuto nell’uva con una concentrazione di alcol – tra il 5,5% e il 20% – che ne impone un limite di consumo. Tuttavia, il vino è l’unica bevanda alcolica che possiede diverse molecole nutrizionali di importanza a dir poco rilevante in relazione ad un modesto contenuto alcolico. Ad esempio, apporta una notevole quantità di polifenoli (soprattutto tannini e flavonoidi, tra cui il più nptp resveratrolo), che hanno capacità antiossidante, anticancerogena e antiaterogena (contro l’aterosclesi). Si consiglia di bere vino solo se gradito ed anche in questo caso di non oltrepassare le razioni raccomandate dai LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti e di energia): sono concessi giornalmente fino a 3 bicchieri (da 125 ml) di vino agli uomini, e poco più di due bicchieri alle donne; nell’anziano la quantità si riduce a 30 g nei maschi e 25 g nelle femmine. Ne è sconsigliato il consumo in gravidanza e in età inferiore ai 18 anni, alle persone diabetiche e a tutte quelle che assumono farmaci con i quali potrebbero crearsi spiacevoli reazioni. E’ vietato infine a chi si deve mettere alla guida di un autoveicolo.
A.B.
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