“Uomo, la violenza non si cancella. Fermati”. E’ il primo spot rivolto a colui che sempre più spesso diventa nemico di Eva. In esso il protagonista infatti è per la prima volta non la donna maltrattata, ma il compagno violento.
E’ stato presentato in questi giorni presso la clinica Mangiagalli di Milano, lo spot “La violenza non si cancella: fermati“, realizzato da SVS-Donna aiuta Donna (SVSDAD) onlus, grazie anche ai finanziamenti della regione Lombardia, del Comune di Milano e di Adei Wizo (Associazione donne ebree d’Italia). Alla fine del video, il numero verde (800.667733) dedicato agli uomini che decidono di ‘fermarsi’, di smettere di ‘maltrattare’ le donne.
Alessandra Kunstermann, direttrice del centro antiviolenza della clinica Mangiagalli sottolinea il motivo di uno spot pensato per l’uomo: “Non possiamo più rivolgerci solo alle donne che subiscono violenza, ma anche agli uomini che maltrattano, se vogliamo risolvere questo problema”. “Lo strumento giuridico – evidenzia la presidente di ‘Donna aiuta Donna ONLUS, Roberta de Leo – è un’arma spuntata contro il problema della violenza sulle donne, è necessario un cambiamento culturale da portare a termine attraverso l’educazione”.
Ma la regione Lombardia non si schiera al fianco delle donne vittime di violenza solo patrocinando il nuovo spot. A questo tema, tanto sentito perché all’ordine del giorno delle cronache, dedica interamente due giornate, il 21 e il 25 novembre, con dibattiti e iniziative ad hoc e una serie di progetti finanziati con 1,25 milioni di euro. Il 25 novembre, poi, a Milano si insedierà un ‘Tavolo regionale antiviolenza’ che avrà l’obiettivo di definire le linee programmatiche e di intervento per affrontare e contrastare un fenomeno sempre piùgrave. Nel pomeriggio è in programma l’evento ‘Le donne in testa’, un talk show presentato da Simona Ventura.
La regione governata da Roberto Maroni ha programmato anche iniziative per le sue dipendenti: lunedì 24 novembre ‘regalerà’ loro un’ora per se stesse. La regione Lombardia ha stanziato 980.000 euro per sostenere e promuovere le reti territoriali interistituzionali. In questa direzione verranno sottoscritti accordi di collaborazione con i Comuni.
“Questi fondi – ha spiegato l’assessore regionale alle Pari opportunità, Paola Bulbarelli – serviranno anche per sostenere i Centri, valorizzare le loro esperienze. In Lombardia, in base alle disposizioni dell’Unione europea, dovrebbe esserci un centro antiviolenza ogni 50.000 abitanti, noi ne abbiamo solo 16. Con questi fondi potremo aprirne altri per dare ascolto e voce alle donne”.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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