Iniziano oggi i Mondiali femminili di volley organizzati, per la prima volta, in Italia.
Il Ct delle azzurre, Marco Bonitta
Ai nastri di partenza della 17° edizione della massima rassegna planetaria in rosa ci saranno 24 nazionali tra cui, ovviamente, in qualità di paese organizzatore, quella azzurra guidata da Marco Bonitta, lo stesso Ct che era sulla tolda di comando ai Mondiali del 2002, gli unici vinti dalle nostre ragazze.
Francesca Piccinini a Pechino 2008
Ma Bonitta non sarà l’unico superstite della felice spedizione tedesca: ci saranno, infatti, anche Francesca Piccinini, Paola Cardullo ed Eleonora Lo Bianco, schiacciatrice, libero e palleggiatrice (praticamente la colonna vertebrale della squadra iridata in Germania) a far da “chiocce” alle più giovani colleghe azzurre come Cristina Chirichella e Valentina Diouf. Ma senza dimenticare anche l’esperienza di altre veterane come Antonella Del Core, Nadia Centoni e Carolina Costagrande. Qualche perplessità ha suscitato la scelta del Ct di lasciare a casa una schiacciatrice per aggiungere una terza palleggiatrice ma la recente operazione al ginocchio cui è stata sottoposta Francesca Ferretti e l’anagrafe di Eleonora Lo Bianco hanno consigliato di aggregare anche Noemi Signorile. Qualche infortunio di troppo, qualche defezione dolorosa come quella di Tai Aguero (motivi familiari per l’italocubana), ma la squadra è pronta. Le nostre ragazze non partiranno con i favori del pronostico ma l’avvio, in un girone (la pool A) non impossibile con Germania, Agentina, Tunisia, Croazia e Repubblica Dominicana, potrebbe consentire una cresita graduale della condizione. Per il titolo, il nome è quasi obbligato: Brasile. Le verdeoro, alla ricerca della prima affermazione iridata, hanno vinto da dominatrici il recente World Grand Prix in Giappone e sono bicampionesse olimpiche in carica (Pechino 2008 e Londra 2012) e possono annoverare, tra le proprie fila, fuoriclasse assolute come Fabiana, Jaqueline, Natalia, Sheilla e Thaisa. Da non sottovalutare anche Stati Uniti, Cina, Giappone e Russia, bicampione mondiale in carica (2006 e 2010 e sempre in finale contro le brasiliane).
Il Brasile, favorito d’obbligo
Il format del torneo prevede la suddivisione delle 24 partecipanti in quattro gironi da sei squadre ciascuno. Accederanno alla seconda fase le prime quattro di ogni girone che andranno a comporre due gironi da otto ereditando i risultati ottenuti nella prima fase con le altre qualificate. Alla terza fase accederanno le prime tre dei due gironi che verranno suddivise in altri due gruppi che promuoveranno le prime due classificate alle semifinali che si terranno, come anche la finale e tutte le gare della terza fase, al Forum di Assago a Milano. Ad ospitare le gare dei quattrro gironi della prima fase saranno Roma, Trieste, Bari e Verona. I due gironi da otto in cui si articolerà la seconda fase, invece, saranno di scena a Bari, Trieste, Verona e Modena.
Per le azzurre di Bonitta l’esordio è previsto per oggi, alle 20, al PalaLottomatica di Roma, contro l’abbordabile Tunisia. L’obiettivo minimo è arrivare alla terza fase, a Milano e, soprattutto, far dimenticare la deludentissima esibizione dei colleghi uomini al Mondiale polacco appena conclusosi con il successo a sorpresa dei padroni di casa in finale con il Brasile, al termine di una rassegna che verrà ricordata a lungo per l’incredibile riscontro di pubblico.
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