“L’ Italia che si rifà continuamente all’ Europa non segue le regole del voto segreto a tutela dei parlamentari”. Lo dice Antonio Tajani vice presidente della Commissione Europea commentando la scelta della Giunta per il Regolamento di Palazzo Madama relativamente al voto palese per la decadenza di Berlusconi. “Il voto segreto a Strasburgo- spiega – viene considerato uno delle massime difese per i suoi membri dalle ingerenze che possono subire dalle indicazioni dei partiti nazionali o anche da quelle che arrivano dagli schieramenti che creano nell’ Aula”.
Invece per la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, in seguito alla condanna definitiva per la sentenza legata alla compravendita di diritti tv Mediaset, la Giunta per il regolamento del Senato il 30 ottobre scorso ha deciso sulla richiesta del Movimento 5 Stelle di una votazione pubblica. Da ago della bilancia ha fatto la decisione della senatrice Linda Lanzillotta, ex Pd e ora Scelta Civica, di sostenere le ragioni del voto palese. Il suo è stato il settimo voto, contro i 6 di coloro che avevano scelto di difendere il voto segreto.
Lo scorso 4 ottobre la Giunta per le autorizzazioni del Senato aveva dato parere favorevole alla decadenza di Berlusconi. Ancora però non si conosce la data della votazione: nel nuovo calendario del Senato fino al 22 novembre non c’è traccia della discussione sull’espulsione del Cavaliere dal Parlamento.
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