Sono stati in tutto circa 350 mila i pellegrini che in due giorni – il primo maggio giorno della beatificazione e ieri dopo la messa di ringraziamento – hanno reso omaggio al feretro del beato Giovanni Paolo II esposto nella basilica di San Pietro davanti all’altare della Confessione.
Dopo che nel primo giorno erano stati 250 mila a sfilare e a pregare davanti alla bara, finchè alle tre di notte la basilica non è stata chiusa, ieri l’afflusso è stato di altri centomila fedeli, secondo quanto ha riferito la sala stampa vaticana. E potevano essere anche di più, dal momento che alle 17.30 sono stati chiusi gli accessi alla piazza, permettendo di entrare in basilica solo a chi era già oltre le transenne. Al di fuori, intorno al colonnato sul lato destro, c’era ancora una lunga fila che non è potuta più entrare. L’afflusso di pellegrini è però ripreso fin dalle sette di questa mattina, alla riapertura della basilica, non più però davanti al feretro esposto ma presso la sua collocazione definitiva, la tomba sotto l’altare della cappella di San Sebastiano, all’inizio della navata di destra, vicino alla Pietà di Michelangelo. Già nelle prime ore si è formata una nuova coda, in particolare ai metal detector sotto il colonnato, passaggio obbligatorio per quanti intendono entrare in San Pietro.
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