Non c’è pace per Yahoo!. Secondo l’agenzia Reuters, il colosso informatico guidato da Marissa Mayer avrebbe messo a disposizione dell’intelligence USA dati riservati di centinaia di milioni di utenti.
Se fosse confermato, sarebbe il primo caso in cui un fornitore di servizi internet cede alle richieste degli 007 e permette loro di controllare le caselle di posta elettronica dei suoi clienti.
Secondo le fonti citate da Reuters – fra cui due ex dipendenti di Yahoo! – l’AD Mayer avrebbe consegnato i dati alle agenzie di informazione statunitensi, tra cui FBI e NSA (National Security Agency). Non è chiaro cosa stessero cercando gli investigatori.
La decisione della Mayer sarebbe stata presa contro la volontà di altri dirigenti della società, e questo contrasto avrebbe provocato le dimissioni di Alex Stamos, allora capo del dipartimento per la Sicurezza informatica di Yahoo!, che ora ricopre la stessa carica in Facebook. La Mayer si sarebbe invece rifiutata di consentire loro l’accesso alle email già archiviate.
Edward Snowden – l’ex tecnico di sicurezza informatica della CIA che nel 2013 con le sue rivelazioni scatenò il Datagate, mettendo nei guai proprio l’NSA – ha commentato l’accaduto con un appello su Twitter, invitando tutti gli utenti di Yahoo! a chiudere i loro account.
La rivelazione di Reuters arriva circa due settimane dopo che Yahoo! ha denunciato la più grande violazione di database nella storia della tecnologia informatica. Sconosciuti hacker avevano trafugato dati d’accesso e altre informazioni private di almeno 500 milioni di account.
Dopo la prima denuncia, che risale allo scorso 22 settembre, e dopo il reportage del New York Times in cui si accusa la Mayer di non prendere sul serio i rischi della sicurezza informatica, le rivelazioni di oggi spingono l’AD sempre più verso l’occhio del ciclone. Proprio in questi giorni la Mayer sta trattando la cessione di Yahoo! a Verizon, il colosso USA delle telecomunicazioni che vorrebbe orchestrare la fusione tra l’azienda di Sunnyvale e America OnLine, e alcuni commentatori americani hanno ipotizzato che abbia tenuto nascosto l’attacco informatico per mesi per paura di condizionare le trattative.
Yahoo! e AOL sono stati fra i pionieri dell’alfabetizzazione informatica degli USA, e di conseguenza del mondo, negli anni ’90, ma poi sono sprofondati in una crisi che dura da anni. Nel 2008 – quando era guidata da Jerry Yang, uno dei due fondatori della società con David Filo – Yahoo! aveva ricevuto un’offerta di oltre 44 miliardi di dollari per l’acquisizione da parte di Microsoft, ma l’AD di allora l’aveva rifiutata, perché la giudicava troppo bassa. Oggi, secondo la stampa internazionale, l’acquisizione da parte di Verizon dovrebbe avvenire in cambio di una contropartita intorno ai 4,8 miliardi. Ma le ripercussioni degli scandali delle ultime settimane potrebbero condizionare, oltre alla permanenza di Marissa Mayer alla guida della compagnia, anche i termini della vendita.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy